mercoledì 7 marzo 2018

Indonesia - Isola di Flores

                                Isola di Flores in libertà 







Non è facile dare forma ai sogni eppure a volte tutto inizia per puro caso, una meta accattivante, una vocina interna che ti sussurra che quello che stai guardando è il volo giusto, lo sguardo pieno di entusiasmo della persona che ami e il gioco è fatto, un click e il tuo biglietto per il paradiso terrestre è stato emesso! 

Certo non siamo tipi facili noi, schifiamo un po' il caos e le orde di turisti che stravolgono e snaturano gli angoli di mondo più belli, quindi potevamo forse soffermarci su una meta turistica e affollatissima come Bali? Ovviamente no...nulla da togliere a questo posto incantevole, ma noi volevamo altro, volevamo di più, volevamo il sogno, l'avventura, la natura, il reale e per questo, guida alla mano, abbiamo scelto la meno nota Isola di Flores e le Isole Komodo ad essa annesse.




Per arrivarci da Roma ci sono voluti due giorni di viaggio e ben 4 voli (Roma > Jeddah > Giakarta > Bali > Ende), ma ne è sicuramente valsa la pena!
ITINERARIO:
Ende > Moni (Koka Beach e Kelimutu National Park) > Riung (17th Island National Park) > Bajawa (Bena Village - Gurucina) > Mbalata (Mbalata Beach) > Ruteng (Spider Rice Field) >Labuan Bajo (Komodo - Padar Island)  



GIORNO 1: 


Atterriamo in mattinata ad Ende, ritiriamo il nostro scooter 150cc a noleggio e ci dirigiamo verso il paese di Moni situato ai piedi del vulcano Kelimutu.
La guida a sinistra non ci spaventa affatto e i magnifici, lussureggianti e salvaggi paesaggi in cui ci immergiamo km dopo km, ci fanno sentire gli avventurosi protagonisti di un film di King Kong. I nostri occhi sono rapiti da tanta bellezza incontaminata. 


La strada è una buona strada, tante curve e nessun rettilineo, ma questo non toglie nulla al fascino e alla gioia di poter viaggiare in totale libertà, a 30 km orari, senza perderci nulla di questo posto: ogni minuto di viaggio su due ruote ci ha concesso il lusso di rubare fotogrammi alla vita reale di questa isola e di catturare la vera essenza e l'anima dei suoi abitanti.

Attraversando una impervia stradina sterrata arriviamo così al Gecko, il nostro pirmo alloggio, molto caratteristico, spartano, ma decisamente accogliente e pulito. Qui ad accoglierci c'è Lopez, una persona adorabile, che ci permette di entrare a contatto con gli usi e i costumi del posto aprendoci la porta di casa sua e facendoci partecipare alla promessa di matrimonio di una cugina. Durante la festa abbiamo assistito allo scambio di promesse e doni tra le famiglie degli sposi, condiviso con loro il buffet, bevuto una bevanda a base di arak (liquore tipico indonesiano ottenuto dalla palma), lime, miele e uovo. Esperienza davvero gratificante e molto suggestiva.


GIORNO 2
La mattina presto partiamo in scooter direzione Maumere e dopo un paio di ore di strada arriviamo a Koka Beach una splendida spiaggia caratterizzata da due insenature gemelle separate da un piccolo promontorio da cui è possibile ammirare entrambe e il magnifico paesaggio naturale circostante. Qui ci regaliamo un po' di relax: una passeggiata tra la sabbia bianchissima e i meravigliosi colori del mare, un rilassante bagno e per finire un gustosissimo cocco fresco!



Dopo pranzo puntiamo dritti verso il Kelimutu National Park. La strada per raggiungere il vulcano Kelimutu è molto ripida sia a piedi che in scooter, in alcuni punti impervia, ma la vista dei tre laghi colorati che si trovano sulla sua cima ripaga ogni fatica. Il tramonto è spettacolare, noi e un tappeto di nuvole soffici a farci da contorno!













GIORNO 3: 
Trasferimento in scooter da Moni a Riung (180 km)
Dopo un'ottima colazione a base di banane fritte, mango e papaya freschi accmpagnati dall'ottimo caffè locale, ci avventuriamo in uno dei trasferimenti più lunghi e più belli dell'intero viaggio.
Lasciato il Kelimutu alle nostre spalle, attraversiamo la piccola ma caotica città di Ende e proseguiamo lungo una strada che fiancheggia il mare, una fettuccia di asfalto piena zeppa di curve, di saliscendi e strapiombi. Lungo la strada incrociamo molti piccoli paesini di pescatori e i calorosi saluti dei loro abitanti, veniamo letteralmente travolti dalle chiassose e gioiose risate dei bambini che rientrando da scuola ci gridano "Hi Mister, Hi Miss!".





Lasciata la costa sud, attraversiamo il cuore dell'isola per raggiungere la costa opposta: qui il verde lussureggiante sparisce e lascia progessivamente spazio a scenari molto aridi, quasi predesertici, con pochi alberi, sterpaglie, piccoli arbusti e zero ombra. La strada nei tratti finali è devastata da vere e proprie voragini, ma nonostante questo riusciamo a raggiungere la nostra meta, Riung, un piccolo villaggio di pescatori formato da una manciata di case, per lo più palafitte, da qualche negozietto e bungalow per i pochi turisti che riescono ad arrivarci. La sola ricchezza di questo luogo è rappresentata dal 17th Island National Park, un arcipelago di 17 isole incontaminate sparpagliate su un mare strepitoso per la ricchezza dei suoi fondali coloratissimi, meta ideale per gli amanti dello snorkeling. In queste isole, su un boschetto di mangrovie, soggiorna una affollatissima e chiassosissima colonia di pipistrelli rossetti meglio conosciuti come volpi volanti.














GIORNO 4 : Intera giornata in barca visitando alcune delle 17 isole isole di fronte a Riung. Vediamo pipistrelli giganti che vivono tra le magrovie, qualcuno dalla barca lancia un grido e centinaia di pipistrelli si svegliano e prendono il volo.Facciamo snorkeling in più punti, vediamo fondali e pesci stupendi, infine ci fermiamo per pranzare su una spiaggia molto bella con un mare strepitoso. Qui ci cucinano alla brace del pesce appena pescato, delizioso. Purtroppo gli indonesiani non hanno ben chiaro il concetto di cestini e immondizia e neanche quello egoistico del " se sporcherai questo paradiso meno gente verrà a visitarlo " e quindi mancando queste due basi, sporcano e lasciano rifiuti ovunque, nel migliore dei casi li bruciano.

Finita la gita in barca e rientrati al porto, veniamo fermati da un italiano, che ci chiede info riguardo la nostra visita ed esperienza in barca. Condivise le info ci salutiamo e ci scambiamo sorrisi.



GIORNO 5 : trasferimento sempre in scooterda Riung a Mbalata passando per Bajawa, visitando i villaggi di Bena e Guricina. Paesaggi davanti a noi incredibili, giungla, vulcani, boschi di enormi bambù. Questo trasferimento ci porterà , lasciato il villaggio di Gurucina, ad affrontare il tratto di strada più impegnativo e veramente ai limiti del fattibile in scooter. Salite e discese su una strada sterrata a strapiombo, sassi, macigni, buche caratterizzeranno moltissimi km fatti in equilibrio e con molta attenzione. La mia guida attenta ed esperta, ci porterà incolumi al paesino di Mbalata dove alloggeremo in un lodge su una spiaggia vulcanica da dove poter vedere la maestosità di un vulcano giovane e super attivo.





GIORNO 6 : direzione Ruteng, riprendiamo la strada principale e in tranquillità affrontiamo un altro centinaio di km. Arrivati a Ruteng, cerchiamo un alloggio girovagando per il paese. infine troviamo i cartelli che ci propongono lo Sky hotel. Questa scelta si rivelerà azzeccatissima. Buon livello, buona pulizia e posizione. Passeggiata a piedi anche se non c'e' molto da vedere a Ruteng se non le terrazze e risaie a forma di ragnatela che visiteremo il giorno seguente.

La sera troviamo un ottimo ristorante dove mangiamo egregiamente e al momento di pagare e di andare via, chi entra nel ristorante? la stessa coppia di italiani incrociati qualche giorno prima al porticciolo di Riung.
Altri sorrisi e saluti e questa volta scatta una rapida complicità, guardo lui, Alioscia, e gli dico : " ehi se ci incontriamo di nuovo da Labuan bajo, si va in barca insieme all'arcipelago di Komodo, ok? ".
Il destino e le coincidenze a volte sono davvero incredibili.




GIORNO 7 : Visita alle Spider Rice Terrace e subito dopo, dritti verso Labuan Bajo dove ci riposeremo per 4 gg gironzolando in zona e raggiungendo in barca l'arcipelago di Komodo e i suoi Draghi.
   








Gli ultimi 4 gg li abbiamo trascorsi a Labuan bajo tra escursioni in barca , massaggi e tanto tanto riposo. Tutto sommato anche questa cittadina ci è piaciuta e l'abbiamo vissuta a pieno sia di giorno che di notte.




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